SERIE TV & PODCAST

13 motivi (+1) per vedere: 13 Reasons Why di Netflix

Come capire se un libro è buono o una serie TV bella?

Indipendentemente dal gusto personale, credo che un lavoro possa definirsi «ben fatto» nel momento in cui, girata l’ultima pagina o vedendo scorrere i titoli di coda, sentiamo che ci ha lasciato qualcosa su cui riflettere e discutere.

Ed è proprio per questo che oggi vi parlerò di 13 Reasons Why, serie televisiva statunitense distribuita su Netflix.
La serie è stata acclamata dalla critica, che ha lodato l’interpretazione del cast e l’approccio a temi delicati come il suicidio, la violenza sessuale, l’omosessualità, il bullismo, e l’uso delle armi.
Tuttavia la rappresentazione esplicita di tali temi ha generato dibattiti e controversie in numerosi Paesi.

In breve

Nella prima stagione di 13 Reasons Why (ovvero “13 motivi perché”) la storia ruota attorno alle vicende che seguono il suicidio dell’adolescente Hannah Baker, che ha deciso di registrare alcune audio-cassette per 13 diverse persone che l’hanno in qualche modo spinta a compiere questo estremo gesto.

La seconda stagione racconta invece il periodo immediatamente successivo alla morte di Hannah.
La scuola Liberty High, ritenuta responsabile del suicidio della ragazza, si prepara ad affrontare il processo, ma qualcuno sarà disposto a tutto per fare in modo che la verità resti segreta.

13 reasons why

13 motivi (+1) per vedere la serie

1. INCORAGGIARE

Sono stati inserirti maggiori avvertimenti riguardo ai temi trattati e scene cruente di forte impatto non adatte alle persone più sensibili, consigliandone la visione accompagnati da un adulto in cui si ripone fiducia.
L’intera serie vuole infondere coraggio a chiunque si trovi in difficoltà, ad aprirsi alla comunicazione, mettendo a disposizione anche il sito 13reasonswhy.info , dove sono presenti centri di supporto psicologico di diversi Paesi (ma per il momento non l’Italia).

2. ATTUALITÀ

In entrambe le stagioni ed in particolare nella seconda, sono numerosi i riferimenti anche all’uso delle pistole.
In America, dove il problema delle armi è tutt’oggi al centro di forti scontri, si è verificata una sparatoria nella scuola superiore di Santa Fe (Texas) proprio in concomitanza con la première della seconda stagione, che è stata (giustamente) annullata dalla produzione.
Il killer era un ragazzo di 17 anni.

3. GENITORI

Quando si parla di bullismo e aggressioni, i genitori sono quelle figure che temono che il proprio figlio possa essere una vittima.
Ma se invece fosse il carnefice?

La serie mette in più di qualche occasione i genitori con le spalle al muro: è vero, non sono perfetti, sono esseri umani, ma spesso gli adulti non sanno nemmeno chi sia davvero il loro figlio.
E rendersene conto può essere davvero difficile.

Bryce 13 reasons why

4. INFORMARSI E COMUNICARE

È proprio per questo che è così importante comunicare.
Pensare che nel 2018 ci siano ancora tante etichette e discriminazioni è davvero triste: la serie però ci ricorda che chiudere gli occhi davanti alle atrocità, non farà sì che queste semplicemente scompaiano.

Solo quando si inizierà a a parlarne, avviando dialoghi costruttivi, una storia potrà davvero dare inizio ad un cambiamento.

5. SCUOLA

Anche la scuola gioca un ruolo importante nella serie.
L’ ambiente in cui i ragazzi trascorrono gran parte del loro tempo, dovrebbe essere un luogo sicuro, in cui crescere, imparare il rispetto e l’educazione.
Purtroppo però è proprio tra i banchi che spesso si crea un clima negativo e dovrebbe essere compito (anche) degli insegnati, segnalare episodi di violenza e bullismo ed intervenire di conseguenza.

6. SENZA FILTRI

Una serie destinata ai teenager (e non solo), che affronta senza filtri delle realtà che spaventano.
13 Reasons Why decide di parlare ai giovani, trattandoli da persone mature che possono (anche nel loro piccolo) contribuire ad evitare il peggio.
Non voltarsi dall’altra parte nei momenti di difficoltà, chiedere aiuto quando serve, esserci per una persona quando questa ne ha più bisogno e denunciare situazioni pericolose, possono fare la differenza.

13 reasons why

7. ATTORI

Che dire degli attori? Alcuni sono molto giovani, ma hanno preso tutti seriamente il compito di portare sullo schermo questa serie, decidendo di affidarsi anche al supporto diretto di consulenti e psicologi esperti, per affrontare al meglio le importanti e delicate tematiche e per non rischiare di trattarle con “superficialità”.

8. NEL BENE E NEL MALE 

Si dice che nel bene o nel male, l’ importante è che se ne parli.
In questo contesto, non potrei essere più d’accordo. Non sono qui per dirvi che la serie è un capolavoro: i personaggi con i loro pregi e difetti e le situazioni che si trovano ad affrontare però, sono terribilmente reali e anche solo per questo, la serie dovrebbe essere vista.

9. RITMO 

Il ritmo è sicuramente lento e questo potrebbe non piacere a tutti.
Ma credo che non sia stato casuale: al contrario, viene ricreata perfettamente quella sensazione di disagio provata dai giovani protagonisti, alle prese con i loro tormenti  adolescenziali e con situazioni spesso più grandi di loro.

hannah baker 13 reasons why

10. DOPPIE LETTURE

Vi lancio una chicca che ho notato: il nome della protagonista “Hannah” è una nome palindromo, ovvero si può leggere in entrambi i sensi.
Così come la serie, che nelle due stagioni racconta la storia di Hannah due volte, ma dal lato opposto della narrazione.
Emerge quindi una grande verità: vedrete 13 Reasons Why dalla parte di vittima e carnefice, con gli occhi degli adulti e quelli dei ragazzi. Sempre comunque, con una doppia lettura.

11. EPISODI SPECIALI

Per entrambe le stagioni, son stati rilasciati due episodi speciali, chiamati «Oltre i perché» che vi consiglio di vedere: si tratta di documentari che vogliono essere uno stimolo ulteriore per delle discussioni.
Netflix aveva infatti avviato un’indagine per cercare di capire se il lavoro fatto con questa serie aveva contribuito ad aumentare il discorso intorno a tematiche così delicate, soprattutto tra genitori e figli.
I risultati sono stati molto incoraggianti.

12. CYBERBULLISMO

Il bullismo si è sfortunatamente evoluto.
Purtroppo oggi un pettegolezzo o un insulto messo online resta lì, per sempre.

E in una società come la nostra, dove tutti ormai si sentono in diritto di insultare qualcuno come se dall’altra parte di un PC non ci fosse una persona, e dove la linea tra “libertà di opinione” e “dare aria alla bocca” è molto sottile, è ancora più importante controllare l’uso che si fa delle parole.

13. DENUNCIA

Noi non siamo il dolore che proviamo, né le brutte esperienza che abbiamo vissuto.
Non ci definiscono come persone, ma sicuramente ci cambiano.
La paura di non essere creduti, la vergogna, e la scarsa fiducia nella giustizia, possono frenare le vittime a parlarne.
Ma avere la forza di denunciare una violenza verbale, fisica e psicologica, è un atto di coraggio e con il giusto supporto, possiamo aiutare noi stessi ed altre persone nella stessa situazione.

(+) 14. ODE ALLA VITA

Ed ecco il mio personale motivo in più per vedere 13 Reasons Why.
Ho trovato molto interessante (e positivo) che una serie che si apre con un suicidio, e che continua a ruotare attorno a situazioni complicate e difficili, parli parallelamente dell’importanza di continuare a vivere.

Mettere fine alla propria esistenza non è mai una soluzione e si possono trovare anche 13 motivi che facciano pensare il contrario.
L’importante però è cercare sempre quel motivo in più per amare la vita!

Conclusioni

Non vi nascondo che scrivere questo articolo non è stato per nulla semplice, anche perché alcune scene nella serie hanno avuto un forte impatto su di me.
Volevo affrontare l’argomento nel miglior modo possibile, sottolineando l’importanza di informarsi su questi argomenti dal momento che (purtroppo) fanno parte della vita reale, e spero di esserci riuscita.

In più, permettere a chiunque di leggere l’articolo e vedere la serie senza incorrere in spoiler, ma allo stesso tempo preparare lo spettatore (giovane o adulto) a prendere consapevolezza di quello che avrebbe visto, ha richiesto più di qualche notte insonne.

Fatemi sapere la vostra opinione su 13 Reasons Why e qual è il vostro motivo per amare la vita.
Non dimenticate di condividere l’articolo con i vostri amici.

Se non avete ancora visto la serie, vi lascio il trailer della prima stagione.

Per essere sempre aggiornati sulle novità del blog, mi trovate anche su Facebook e Instagram.
Inoltre siete i benvenuti nella sezione “commenti” : come potete leggere «la vostra opinione è importante»!

Alla prossima 🙂

 

SHARING IS CARING

 

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *