The last dance recensione
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“The Last Dance” la docu-serie sull’ultimo ballo dei Chicago Bulls

Non importa la vostra età o se siete o meno dei super appassionati di basket.
In realtà non importa neanche che siano passati 22 anni da quell’ultimo rimbalzo sul parquet.
Ma sono convinta al 100% che il nome del leggendario Michael Jordan e la squadra dei Chicago Bulls vi dicano decisamente qualcosa, vero?
Nell’articolo di oggi ho deciso di parlarvi perciò della docu-serie firmata Netflix “The Last Dance”, che prima ancora di essere rilasciata per intero è diventata la serie più vista di sempre sulla piattaforma.

Pronti a scoprire di più?

the last dance netflix

La serie

“The Last Dance” è firmata ESPN ed è composta da 10 episodi di circa 50 minuti ciascuno, disponibili sulla piattaforma Netflix dal 20 Aprile 2020.
È stata nominata a 3 Emmy Awards.

La serie utilizza come base di partenza la stagione del 1997-1998 dei Chicago Bulls, ovvero l’ultima stagione prima di separarsi per sempre.
Attraverso filmati inediti, dietro le quinte, allenamenti ed interviste, si ripercorre l’origine di una leggenda che ha cambiato per sempre la percezione 
della pallacanestro e fatto la storia.

Cosa ne penso

Vi confesso che non è stato semplice questa volta, perché dopo ogni puntata ero divisa tra un «cavolo che grinta che ha Michael Jordan» e «ma che razza di str***o è Michael Jordan»?

Partiamo dai tanti aspetti positivi.
La serie nel complesso mi è piaciuta molto, ho trovato davvero interessante la scelta di strutturare il racconto con continui salti temporali, che rendono a mio parere la narrazione dinamica e coinvolgente.

Indubbiamente belle anche le interviste fuori e dentro il campo, non solo dei Chicago Bulls e dell’allenatore Phil Jackson, ma anche di alcuni giornalisti ed avversari, che riconoscono l’indiscussa bravura di MJ, il suo ruolo di leader ed una scintilla che lo ha sempre contraddistinto.
Scoprire infine il lato più umano e stravagante di tutti i giocatori ha sicuramente reso «The Last Dance» un prodotto che merita di essere visto.

the last dance MJ and Pippen
Scottie Pippen e Michael Jordan

Ma c’è un grande ma.
Meno apprezzato infatti è l’ingombrante onnipresenza del #23, voce narrante e reale protagonista, che ha sempre avuto l’ultima parola riguardo a quello che è stato poi mandato in onda nella serie.

Questo ha reso inevitabilmente la serie un po’ «filtrata», creando a mio avviso quasi una sorta di continua giustificazione attorno a comportamenti di bullismo, le accuse di ludopatia, l’avversione sportiva contro Isaiah Thomas ed eventi raccontati in modo talvolta contraddittorio.
Mai una volta vediamo infatti Michael Jordan indietreggiare davanti ai proprio errori e scusarsi, come a voler dire: sono fatto così, cosa volete farci!

Conclusione

Avete già visto la serie “The Last Dance” o dopo aver letto questo articolo correrete a guardarla?
Sono molto curiosa di sentire la vostra opinione e vi aspetto come sempre nei commenti qui sotto e su Instagram per confrontarci su questa serie.

Vi lascio il trailer sottotitolato in italiano per farvi un’idea.

E se vi è piaciuto questo articolo, non dimenticate di condividerlo sui vostri social e consigliate questo blog e le pagine Instagram e Facebook a tutti i vostri amici per continuare a supportarmi!

Take care, ci vediamo mercoledì prossimo con un nuovo articolo 🙂

 

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