Vaffanculo.
Vaffanculo ai semafori rossi quando hai fretta,
agli autobus che non passano nemmeno per sbaglio
e alle buche di Roma.
Ai pedoni che attraversano senza guardare,
agli automobilisti che hanno certamente vinto la patente nelle patatine
e ai ciclisti contromano che ti mandano loro a ‘fanculo.
Vaffanculo di vero cuore a chi prende, pretende ma non dà mai nulla indietro,
a tutti i casi umani che distruggono ogni cosa che toccano
e agli ipocriti e incoerenti che si credono il centro del mondo.
Ai vicini rumorosi oltre ogni misura,
a chi ascolta la musica a palla senza le cuffie nei luoghi pubblici
e alle opinioni non richieste.
Vaffanculo al Lunedì e tutti gli altri giorni che finiscono per «dì”,
alla pioggia nel weekend
e al raffreddore.
Agli spigoli che becchi con il mignolo del piede,
al gigante che al cinema si siede proprio davanti a te
e alla fetta biscottata che cade inevitabilmente dalla parte con la marmellata.
Vaffanculo poi a chi dice gli anni del figlio in mesi nemmeno fosse un Parmigiano Reggiano stagionato,
alle battute geniali che vengono in mente sempre troppo tardi
e al tempo che sembra non passare mai quando sei triste.
Ai vicini stronzi che non rispondono al saluto,
a chi dice sempre «io te lo avevo detto»
e alle mezze stagioni che non ci sono più.
Vaffanculo a chi ha 20 sbalzi d’umore al giorno e si incazza se tu non li capisci,
a chi parla male di tutti e poi ci esce insieme
e a chi pensa sempre che il problema sei tu.
Alla gente che mentre parla ti tocca,
alla pipì che ti scappa 10 minuti dopo che ti sei messo a letto
e alla sveglia che suona.
Vaffanculo anche ai social usati male,
a chi prende le tue frasi senza menzionarti spacciandole per loro
e alle vostre foto di culo con le frasi di Shakespeare.
A chi per 10 minuti di notorietà sarebbe pronto a pugnalarti,
a chi crede che apparire sia meglio che essere
e a voi che vi circondate di cose costose perché in fondo siete senza valore.
Con affetto,
vaffanculo.
SHARING IS CARING